
Guido Rizzardo Tombetti
Co-founder & CEO

Francesco Gonzo
Co-founder & COO

Marco Piva Doribene
Business Developer
Su di noi
Siamo Francesco e Guido Rizzardo. Ci siamo conosciuti all’accademia di Design e da allora non abbiamo più smesso di scambiarci idee.
Abbiamo sperimentato in tante direzioni: dalle installazioni artistico-esperienziali, ai pop-up shop, dall’interior residenziale al product design, fino a quando abbiamo creato BOH LAB.
Ogni nostra idea prende forma iniziando quasi per gioco, con qualche “Boh!” pronunciato mentre cerchiamo soluzioni. Perchè, in fondo, di fronte alla complessità dei problemi del mondo, cos’altro si può dire? Tuttavia, se si tratta pensare a come migliorare il nostro modo di vivere nel mondo, al rimettere al centro la Natura e l’umanità delle persone, lì tiriamo davvero fuori il meglio, perchè per noi la cosa è tremendamente seria.
C’era da immaginarlo, perchè uno di noi è sempre stato un po’ fissato con le case sugli alberi, l’altro con i prefabbricati modulari ecosostenibili. Da qui è nato il progetto BOH VILLAGE.
Un insieme di edifici che “crescono” così come crescono gli alberi, si ampliano in base alle esigenze delle persone che li abitano e che, soprattutto, convivono in armonia con la Natura con un impatto ambientale minimo.
Ci siamo lasciati ispirare dalla maestosità del Baobab, che può accogliere intere famiglie o, addirittura, se scavato, l’acqua, fonte di vita nel deserto.
Con BOH VILLAGE vogliamo sensibilizzare le persone sull’importanza del legame tra Uomo e Natura, e lo facciamo concretamente, proponendo un nuovo modo di abitare in contesti naturali. È grazie al progetto BOH VILLAGE che è nata la nostra start-up, nel 2019.
Ritornare all’essenziale, senza rinunciare alla modernità. Reimparare ad ascoltare, a rispettarci, a respirare. Recuperare tempo e vita, recuperare senso, camminare, sentire.
Dai, ci siamo capiti. Lì vogliamo arrivare. Noi siamo pronti, e tu?
Determinati e anticonformisti: come… Boh!
Hai mai giocato a “Se fossi…?”. Noi abbiamo subito pensato a un animale! Il nostro è un procione e lo abbiamo chiamato Boh!
Quel musetto buffo ci ispira simpatia, ci fa sorridere e ricordare che, con l’ambiente, è meglio andarci piano. Se non lo disturbi, infatti, Boh! è perfettamente a suo agio nel suo habitat naturale: normalmente se la prende comoda e se la gode con i suoi.
Attenzione, però, a non sottovalutarlo. È estremamente intelligente e ostinato, soprattutto quando è alla ricerca di cibo: arriva perfino a scassinare le serrature. La morale di questa favola? Quando si mette un’idea in mente, non lo ferma più nessuno! Un po’ come noi.
Come è nato BOH Village?
“Durante l’ultimo anno accademico, vista la situazione ambientale e il disastro lasciato dalla tempesta Vaia, tramite il nostro percorso condiviso di tesi divenne doveroso per noi comprendere le mancanze e le disattenzioni verso l’ambiente che ci hanno portato a questo “drastico” cambiamento climatico. La nostra mission non si basa solamente sulla creazione di strutture sostenibili o sull’uso di materiali naturali, ma cerchiamo anche di arrivare al cuore e nella vita delle persone.
Visto il periodo di cambiamento che stiamo attraversando, abbiamo cercato di creare un progetto che sensibilizzasse le persone a capire e sentire l’importanza della natura e quanto sia fondamentale proteggerla, rispettarla e tutelarla. Non si tratta quindi di villaggi ecosostenibili fini a se stessi ma più di una “didattica” volta alla cognizione dell’importanza della natura per tutti noi.
Difficile imporre un cambiamento, meglio aiutare le persone a comprendere realmente le connessioni dirette legate al rapporto uomo – natura.”